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RASSEGNA DELL'AZIONARIATO
DEI DIPENDENTI NEGLI STATI EUROPEI NEL 2021
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249
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evoluzione
2006-2021
con
più di 100 tavole e grafici
principali risultati del censimento 2021
tasso di democratizzazione nei vari stati
discriminazione
dei diritti di voto
elenco delle principali società
dipendenti e top executives
rappresentanza dei dipendenti
negli organi societari
società quotate e
non quotate
possedute
dai dipendenti
e molto altro
Non
è un'indagine campionaria: è il quadro completo
tratto dal database EFES (le maggiori 2.800
società, che rappresentano il 95% dell'occupazione
nelle società quotate europee).
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L'azionariato
dei dipendenti in Europa nel 2021
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L’anno
scorso si è registrata una nuova progressione
dei dipendenti azionisti in Europa, con una
capitalizzazione detenuta pari a 433 miliardi
di euro in azioni delle loro aziende, un
nuovo record. Buone notizie per tutti
coloro che possono beneficiare dei piani azionari
per i dipendenti.
Nel
2021, lo sviluppo dell'azionariato dei dipendenti
nelle grandi aziende europee è proseguito.
Un numero crescente di aziende stanno predisponendo
piani azionari per i dipendenti. Nel 2021,
l’88% delle grandi aziende europee aveva piani
azionari di ogni tipo per il personale, mentre
il 53% aveva piani “ad ampia partecipazione”
per tutto il personale e il 60% aveva piani
di opzione azionaria. Infine, il 32% delle
grandi aziende europee ha avviato nuovi piani
di azionariato per il personale, una percentuale
che tende ad aumentare di anno in anno.
Ciononostante,
l’azionariato dei dipendenti è in pericolo
in Europa. Sta diventando sempre meno democratico.
L’anno scorso, il numero di dipendenti
azionisti è diminuito ed è inferiore a quello
di dieci anni fa; 7 milioni di dipendenti
azionisti sono ora registrati nelle grandi
aziende; se aggiungiamo un milione di azionisti
dipendenti nelle PMI, il numero totale in
Europa raggiunge gli 8 milioni (Grafico
1). Il calo del tasso di democratizzazione
dell'azionariato dei dipendenti è stato drammatico
negli ultimi dieci anni. E la quota dei dipendenti
nell’assetto proprietario delle grandi aziende
europee sta diminuendo da cinque anni a questa
parte.
Inoltre,
si è verificato uno spostamento tra la quota
detenuta dai dirigenti e quella dei dipendenti
ordinari, ovvero la quota democratica di azionariato
dei dipendenti. Per la prima volta nelle società
europee quotate in borsa, la quota detenuta
dai dirigenti supera quella dei dipendenti
ordinari (Grafico 2). In effetti, appena
15 anni fa, i dirigenti detenevano complessivamente
l’1,06% rispetto all’1,45% dei dipendenti
ordinari; oggi siamo all’1,53% per i dirigenti
rispetto all’1,48% per gli altri dipendenti.
Un
gruppo di 10.000 dirigenti (in media quattro
per azienda) detiene ora una quota maggiore
dei 34 milioni di dipendenti delle grandi
aziende europee. Si tratta di più di 20 milioni
di euro in media per ogni alto dirigente,
contro 30.000 euro per ogni azionista dipendente
ordinario.
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Grafico
1
Grafico 2
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Si
noti inoltre che la quota detenuta dai dipendenti
ordinari è tornata allo stesso livello di
quindici anni fa. Questa osservazione conferma
il fallimento dell'Europa nel promuovere
una politica di azionariato dei dipendenti
democratica. Promuovere la proprietà democratica
dei dipendenti è infatti una scelta politica,
in genere sostenuta da incentivi fiscali.
Senza sostegno, il/la dipendente medio/a non
può permettersi di investire finanziariamente
nella sua azienda. Pochi paesi europei lo
fanno in modo efficace.
Al
contrario, osserviamo che ai massimi dirigenti
non sono mancate le risorse per farlo. Le
politiche pubbliche a sostegno dell'azionariato
dei dipendenti, dove esistono, sono state
mal calibrate e abusate dai top manager? Possiamo
vedere che non è questo il caso; infatti,
la quota dell’1,53% derivante dall'esercizio
di opzioni azionarie e di altri piani è microscopica,
dato che rappresenta solo lo 0,05%.
Ma
dove, in quali paesi la quota dei dirigenti
si è moltiplicata di più negli ultimi quindici
anni, e dove è rimasta contenuta? La quota
dei dirigenti è aumentata maggiormente nei
paesi in cui i l’assenza di piani azionari
democratici è più marcata. E dove è stata
contenuta la quota dei dirigenti? Dove la
proprietà democratica dei dipendenti è più
radicata. Questo è in particolare il caso
della Francia, il paese con la più alta quota
di dipendenti ordinari in Europa (3,50%),
e il raro paese in cui la quota dei dirigenti
non è aumentata, essendo attualmente allo
stesso livello di quindici anni fa (1,05%).
I
fatti sono chiari: la proprietà democratica
dei dipendenti è una garanzia di equilibrio.
La sua assenza o debolezza apre la porta a
un’impennata della quota detenuta dai dirigenti.
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la réalisation des deux études quantitatives
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salarié sur la performance des grandes entreprises
françaises cotées, ma thèse n'aurait pas pu
voir le jour."
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Database of European
companies
The data are
available for analysing companies, for benchmarking,
for market research, as well as for research work
and teaching, and for macroeconomic analysis. The
database gathers economic and financial information
about employee ownership in the 2.750 largest European
companies, including listed and non-listed companies.
More
information
The
European Employee Ownership Top 100
The
European Employee Ownership TOP 100 is designed
with respect to two rankings of Europe's largest
companies, considering employee ownership. In the
EUROCAP100 ranking, companies are ranked by equity
held by employees, in million Euro. In the EUROEMP100
ranking, companies that are 50% or more employee-owned
are ranked by number of employees. Both rankings
are published in the Economic Survey.
Countries
Each European country can easily be compared to
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