Continua
lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti in Europa
nel 2019
Oltre alle informazioni
sull’azionariato dei dipendenti e sui piani di azionariato,
la Rassegna comprende una sezione sulla Corporate
Governance (con particolare riguardo alla rappresentanza
nei Consigli di Amministrazione) e la struttura proprietaria
di tutte le maggiori Società europee.
La Rassegna
evidenzia che lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti
è proseguito anche nello scorso anno. La crescita
numerica degli azionisti dipendenti mostra una cifra
di 7,2 milioni nelle grandi imprese europee (fig.
1). Se si sommano i dipendenti azionisti delle PMI,
che hanno raggiunto il milione, il dato totale arriva
a 8,2 milioni.
Nel Maggio 2019 detenevano 350 milioni di Euro in controvalore, arrivati
a 400 all’inizio del 2020. Il dato pro-capite ammonta
a € 50,000, ridotto a 27.000 escludendo la dirigenza
apicale. Confrontato con il dato 2009 (€ 13.000) risulta
un increment del 113% da confrontare con il 58% registrato
dall’indice azionario nel period. Una eloquente dimostrazione
del risultato positivo dell’azionariato dei dipendenti
per i lavoratori europei.
Ovviamente
lo sviluppo riflette una generalizzata esigenza delle
imprese e deiloro dipendenti. Peraltro l’azionariato
dei dipendenti è tuttora molto più diffuso in Francia,
Regno Unito e Paesi nordici, rispetto agli Stati Centro-
Orientali e meridionali. Sfortunatamente la Commissione
Europea continua a non prendere iniziative per incentivare
una convergenza in questa materia.
D’altra
parte la nuova Rassegna mostra che due dei più significativi
rapporti hanno avuto recent modifiche – il tasso di
democratizzazione dell’azionariat dei dipendenti e
la quota detenuta dai dipendenti nella struttura proprietaria
delle Società europee. Questo fenomeno è da attribuire
a specifiche ed inaspettate motivazioni, in particolare
riferite alle quotate francesi.
Infine,
si rileva che il numero delle grandi cooperative si
sta riducendo ovunque, mentre si sviluppano altre
forme di partecipazione societaria dei dipendenti.
Regno Unito e Francia sono i soli Paesi che mostrano
una recente significativa crescita nel numero di società
non quotate detenute in maggioranza dai dipendenti.
Nel Regno Unito queste realtà sono passate da 36 nel
2014 a 90 nel 2019. Ciò è da ascrivere prevalentemente
all'introduzione nel 2014 della legge che promuove
la nuova struttura socetaria di Employee Ownership
Trust. In Francia invece è effetto di molte operazioni
di Management e/o Employee Buy-Outs.
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