Nuovo
anno record per l'azionariato dei dipendenti in Europa
TIl
2017 è un Nuovo anno record per la partecipazione
azionaria dei dipendenti, che ammonta a quasi 400
miliardi di Euro, il 3,20%.
Nelle
grandi imprese europee l'86,6% propone ai propri dipendenti
piani di azionariato. Dal 2006 ad oggi questa percentuale
si accresce del 4% medio annuo, a dimostrazione di
una crescita solida.
Anche
il numero di azionisti dipendenti ha ricominciato
a crescere: 7,5 milioni di persone, dipendneti delle
grandi imprese europee. Se aggiungiamo il milione
di dipendenti che partecipano al capitale in piccolo
e medie imprese, il dato totale arriva a 8,5 milioni,
interrompendo finalmente il calo del tasso di democratizzazione
dell'azionariato dei dipendenti; è un risultato notevole,
da attribuire a positive scelte politiche attuate
in molti Stati.
Negli
anni della crisi alcuni Paesi europei, fra cui il
Regno Unito, hanno scelto di aumentare le incentivazioni
fiscali per promuovere la partecipazione dei dipendenti.
Altre, fra cui la Francia, avevano preferito sostenere
I consumi delle famiglie, sacrificando le agevolazioni
per risparmi a lungo termine e la partecipazione dei
dipendenti.. Ciò ha provocato un severo impatto nel
tasso di democratizzazione per l'azionariato dei dipendenti
in Europa.
Con
l'uscita dalla crisi, a partire dal 2013, molti Paesi
Europei hanno ripreso le poltiche di incentivazione.
Il tasso di democratizzazione si è stabilizzato, sina
nel Regno Unito che nell'Europa continentale.
In
Francia la "Legge Macron" ha determinate un rimbalzo,
riportando al 37% la percentuale dei dipendenti azionisti
nelle grandi imprese francesi, a dimostrazione della
sensibilità dell'azionariato dei dipendenti agli incentive
fiscali.
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